VIAGGIO A PALERMO


Una gita che “ha preso il volo”! Io la definirei così e concordano anche i miei compagni. Scienza, libertà, bellezza e avventura… cosa si può chiedere di più nella vita?

Il volo aereo ha unito tutti questi elementi, c’è scienza in ogni virata, nel profilo aerodinamico del velivolo, c’è libertà nella vastità illimitata dei mari e dei territori visti dall'alto, una bellezza da contemplare, e poi ovunque ti porti, ti concede nuove esperienze. Si sa, l’avventura si percepisce in ogni soffio di vento.

Palermo mi è sembrata una città al contempo splendida e decadente, il cui aspetto un po’ in rovina mi ha affascinato moltissimo.

Ho avuto l’impressione che quella sia una città diversa da tutte quelle italiane, colma di identità e bellezza propria, insomma una città con carattere.

Partiti il giorno 17 aprile 2018, i miei compagni della classe 3A BIO ed io, scortati “dagli uomini” della classe 2 B MEC, ci siamo recati a Palermo.

Come eravamo? Inzuppati e infreddoliti, infatti il secondo giorno il cielo di Palermo ha deciso di cospargerci d’acqua, la temperatura non era delle migliori, pur essendo aprile e soprattutto calcolando che in Sicilia non sono frequenti le piogge. Ma naturalmente si sa che quando si organizza qualsiasi programma, c’è sempre qualcosa che va nel verso sbagliato. Tuttavia, la nostra passeggiata ricreativa è proseguita nel migliore dei modi e perché no, una bella brioche colma di gelato per migliorarla!

La città è ricca di innumerevoli testimonianze storiche, costruite da una “cornucopia di civiltà”, ad esempio fu greca per le sue origini, per la sua luminosità e per la ricchezza dei reperti nei suoi musei; fu città romana per il ricordo non troppo “impolverato” delle lotte contro Cartagine, ma soprattutto dal punto di vista artistico fu un importante centro arabo, spicca infatti la costruzione di alcune cupole e chiese in cui è riconoscibile lo stile orientale.

In questo tour abbiamo ammirato le principali strutture che costituiscono e danno importanza alla città come il Teatro Massimo, il Palazzo dei Normanni, il Duomo di Monreale, la Cattedrale, l’Oratorio di S. Lorenzo e il Palazzo della Zisa, luogo a mio parere incantevole, particolare, ma soprattutto rilassante con le sue vasche d’acqua.

E l’ultimo giorno, come potrebbe mancare la passeggiata sul lungo mare?

Rilassarsi è stato d’obbligo, l’acqua stavolta si intravedeva  dal basso e non più dall’alto, sulle spiagge di Mondello.

La visuale…splendida; l’orizzonte...infinito!

Insomma spettacolo paradisiaco, in lontananza vi sono le coste su cui l’acqua si adagia delicatamente, provocando lievi increspature. Di tutto questo colpisce la sabbia bianchissima e una serie di correnti che regalano al mare delle gradazioni dal blu al turchese.

Così come siamo arrivati alla fine l’aereo ci ha scortato a casa e il nostro viaggio si è concluso, imprimendo in noi un ricordo indelebile, una nuova esperienza che, come il sale dopo una nuotata nel mare, rimane sulla pelle.

 

Baverina Ilaria 3A BIO