Se avessi

la bacchetta magica

 

Quanti, troppi, tanti, hanno indurito il loro cuore, capiscono solo alcune parole: oro, argento, ricchezza e potere e a nient’altro loro sanno dar valore.

Quanti, troppi, tanti chiudono gli occhi per non vedere la miseria della gente che soffre ancora la fame.

Quanti troppi, tanti fanno finta di non sentire il grido di dolore di chi soffre e sta male. Ogni giorno vedo fratelli e sorelle soffrire, per il color della pelle vedo ancora morire; e vedo gente insultata, offesa, marchiata, della propria dignità completamente privata; e vedo pance piene d’aria di bambini affamati prima ancora di morire dalle mosche già mangiati. In questo triste scenario di nefandezza e tristezza io non vedo superiorità ma solo bassezza.

Ci si è mai chiesti di chi è la colpa? La povertà non è opera di Dio, ma è il risultato dell’egoismo della umanità. Chi sta bene non aiuta, pensa ad arricchirsi di più. Tutti noi siamo nati per il bene del prossimo: fratello capiamolo! Il rapporto con l’invidia finiamolo!

E se avessi la bacchetta magica? Se avessi la bacchetta magica… per prima cosa toglierei il potere a tutti quegli uomini arrivisti e arrampicatori sociali che tutti i giorni vivono per svuotare le nostre tasche e mi piacerebbe pensare ad uno stato riformato fondato sulla fratellanza e sull’uguaglianza dei diritti umani… Se tutto il mondo fosse d’accordo ci sarebbe almeno la possibilità e la speranza di colmare quei vuoti che ancora oggi, ed in questo momento, fanno soffrire milioni di persone. Ma dal momento che chi ha il potere rimane indifferente e tenta di nascondere queste evidenze il mio pensiero si dilegua in una  umile preghiera. 

                                                                                                                                               Angelo Gargano 2 A MRA